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...la mia piccolezza...

  • Immagine del redattore: Claudio
    Claudio
  • 17 ago 2022
  • Tempo di lettura: 2 min



Passeggiare è per me un modo di osservare...e tutte le mattine mi concedo cinque minuti per osservare la natura.

In realtà devo ringraziare Kyra e Nana perché me lo permettono...anche se a volte devo stare più attento a loro, alle loro esuberanze o paure, anziché godermi la natura che mi circonda.


Oddio. Il parco che calpesto tutte le mattine non è un chiaro esempio di rispetto per quanto di bello ci è stato donato. Bottiglie di birra buttate per terra (a volte anche rotte e pericolose per le zampe delle mie bambine), lattine metalliche, buste di plastica, a volte valige o borse rubate a chissà chi...questi i "fiori" che incontro in tutte le stagioni dell’anno…sperando nell'arrivo del servizio della nettezza urbana che, forse una volta al mese, ripulisca di tutta l'inciviltà umana.

(...e poi qualcuno si lamenta se in mezzo a tanta mondezza si trovano anche le cacche dei nostri cani...)


Ma la natura, quella resistente e resiliente (concedetemi una parola ultimamente in voga), esce sempre fuori, prendendosi lo spazio che le spetta e alzando la testa perché è lei che deve vincere...sempre e comunque.

E allora, nelle mie passeggiate mattutine, in quest'anno che da giugno ci fa boccheggiare per un caldo troppo anomalo e insopportabile, ho ammirato le formiche...piccoli animali che spesso, o quasi sempre, reputiamo insignificanti!





A giugno...ordinate in fila indiana, hanno perlustrato e recuperato nel parco quanto a loro potesse essere utile. Nel primo video sono

rimasto incantato dall'andirivieni di queste lavoratrici e, osservandole, ho letto e riletto la favola della formica e della cicala. Ho ammirato le decine di autostrade che percorrevano tra l'arsura del terreno estivo e la mondezza degli umani. Ho cantato "EHI-OH" ricordando i Sette Nani amici di Biancaneve.




Ad agosto...un'altra scoperta (e qui ammetto la mia ignobile ignoranza). Nel secondo video ho scoperto che avevano radunato attorno alla loro porta di casa l'infinito lavoro di due mesi di spedizioni nel parco. Spedizioni pericolose per il rischio di essere calpestate dal mio piedone. Ho capito che era arrivato per loro il momento di far entrare in casa quanto conquistato con fatica...per poi godersi il meritato riposo durante il periodo dell'anno nel quale piogge e vento potrebbero mettere in pericolo la loro fragilità fisica...

...fragilità che sparisce davanti alla grandiosità della loro volontà e determinazione.



...e quanto mi sono visto piccolo di fronte alla bellezza della natura!!!

 
 
 

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